Le erbe aromatiche, conosciute anche con il termine generico di “aromi”, sono una categoria d’ingredienti che, pur essendo originaria soprattutto dell’Europa e del bacino del Mediterraneo, ormai viene apprezzata e utilizzata nelle cucine di tutte il mondo.
Infatti si tratta di una famiglia di vegetali, dotati di proprietà organolettiche (odore, sapore e colore), che esaltano, o migliorano quelle delle pietanze, nelle quali vengono impiegati.
Al giorno d’oggi le erbe aromatiche poste in commercio possono essere spontanee, o coltivate in serra.
Inoltre, sebbene sia preferibile utilizzarle fresche, è possibile conservarle per diverso tempo e acquistarle anche liofilizzate, essiccate e surgelate.
Comunque sia, poiché ne esistono diverse specie, ciascuna delle quali ha caratteristiche che le sono peculiari, ho deciso di dedicare loro questo articolo, così da approfondirne la nostra conoscenza.
In particolare di seguito troverete un elenco delle erbe aromatiche più comuni, con i relativi impieghi.
Però, prima di procedere, mi preme precisare che è molto difficile spiegare un sapore, o un profumo.
Per cui, soprattutto in questo caso, solo l’esperienza diretta potrà fornirvi una conoscenza di questa categoria d’ingredienti, tale da poterli abbinare agli altri in modo ottimale.
L’acetosa, come si intuisce dal nome, ha un sapore simile all’aceto, ed è usata soprattutto per aromatizzare insalate, frittate e minestre.
L’aglio è un bulbo dal sapore forte e dall’odore pungente.
Questa erba aromatica viene usata soprattutto per insaporire salse, arrosti e condimenti.
L’alloro è una pianta dall’aroma intenso ed è usata soprattutto per insaporire marinate di selvaggina, salse, arrosti, spiedi e court-bouillon (un brodo che viene adoperato per lessare pesci, crostacei e molluschi).
L’aneto, o finocchietto selvatico, ha un aroma pungente e viene usato soprattutto per insaporire piatti a base di pesce, patate lesse e per preparare un delicato burro composto (un burro ammorbidito al quale sono state aggiunte alcune sostanze aromatiche, al fine di conferirgli un gusto e un colore particolari).
Inoltre l’aneto viene impiegato in semi nelle conserve di cetrioli.
Il basilico ha un aroma intenso ed è usato soprattutto nella preparazione di salse (pesto, salsa al pomodoro ecc.), o per insaporire le verdure.
I capperi sono utilizzati soprattutto allo stadio di boccioli e questi tanto più sono piccoli, quanto migliore è la loro qualità.
I capperi in commercio possono essere sott’aceto, o in salamoia, e vengono adoperati per insaporire pizze, salse, piatti freddi, o a base di pesce.
Il cerfoglio è simile al prezzemolo, ma rispetto a questo ha un gusto più dolce e delicato.
Questa erba aromatica viene usata soprattutto per insaporire salse, minestre, legumi e per creare decorazioni.
Il crescione ha un sapore pungente ed è usato soprattutto per aromatizzare minestre, insalate e salse.
Il dragoncello ha un sapore intenso e leggermente piccante.
Questa erba aromatica è commercializzata fresca, essiccata, o sott’aceto, e viene adoperata soprattutto per insaporire arrosti, salse, insalate, uova e condimenti.
L’erba cipollina è così chiamata perchè il suo profumo e il suo sapore ricordano quelli della cipolla, ma rispetto a questa è più delicata.
Questa erba aromatica si usa soprattutto cruda e viene impiegata per insaporire omelettes, salse e minestre.
L’erba limoncina viene chiamata in questo modo perché il suo profumo e il suo sapore ricordano quelli del limone.
Questa erba aromatica è commercializzata fresca, o essiccata, e viene adoperata soprattutto per insaporire olio, aceto e prodotti di pasticceria, quali marmellate, macedonie, gelatine e gelati.
La maggiorana ha un odore molto intenso e si usa soprattutto per aromatizzare salse e minestre.
La menta ha un aroma delicato, ma ne esistono diverse varietà.
In cucina viene adoperata perlopiù quella conosciuta con il nome di mentuccia, e questa è impiegata soprattutto per insaporire piselli, verdure, carne di agnello, salse, frittate, bevande alcoliche e non.
Un’altra tipologia di menta è quella piperita. Questa ha un aroma molto intenso e viene utilizzata come essenza nella preparazione di bevande e di prodotti dolciari.
Tuttavia è ottima anche per aromatizzare il tè.
La nepitella ha un aroma simile a quello della menta, tanto che in alcune zone del centro Italia viene volgarmente chiamata mentuccia. Tuttavia rispetto a questa è più delicata.
Questa erba aromatica viene adoperata soprattutto per insaporire preparazioni a base di carciofi e di funghi.
L’origano ha un aroma molto deciso ed è utilizzato soprattutto per insaporire pizze, pomodori e melanzane.
Il prezzemolo si distingue in comune e crespo, cioè con foglie arricciate.
Questa erba aromatica viene adoperata soprattutto per insaporire piatti a base di pesce, minestre, sughi, salse e per creare decorazioni.
Il rosmarino è usato in rametti, o in foglie, e viene impiegato soprattutto per aromatizzare arrosti, piatti alla griglia e marinate.
La salvia ha un aroma intenso e persistente, anche dopo la cottura, e viene adoperata soprattutto per insaporire salse al burro per primi piatti, spiedini e arrosti.
I semi di papavero si usano soprattutto per aromatizzare dolci, biscotti, pane e formaggi.
I semi di finocchio sono i frutti essiccati della pianta e si usano soprattutto per aromatizzare grigliate, piatti a base di pesce (bouillabaisse) e la carne di maiale.
Il tarassaco, o dente di leone, ha proprietà diuretiche ed è usato soprattutto nella preparazione di insalate.
Il timo ha un aroma pungente ed è usato soprattutto per insaporire grigliate di agnello, marinate e salse.